giovedì 28 dicembre 2006

Fiocco di neve

Non vorrei chiudere l'anno con lo stato d'animo che si riscontra in "Sine"; ho i miei buoni propositi per il prossimo anno e la volontà di migliorare.
Oggi, qui nel Salento, il freddo è padrone nella casa materna-paterna.
Fuori, però, il cielo profondamente blu e il Sole fanno dimenticare i disagi invernali.
Sentirsi in disagio.. bè si.. vorrei ringraziare le seguenti entità:
- il direttore di p9, per avere trovato un metodo efficiente per stare ancora vicini;
- frixo, per le sue iniezioni di mordente all'interno della redazione;
- pazi, assente-presente, che tanto ha apprezzato l'umanità che si può incontare in un banco di nebbia;
- emme, per le sue puntuali iniezioni di realtà;
- èlia, per essersi mostrata carina sin dai miei primi passi all'interno del suo blog.
Poi MACIA.. non so se si tratti di una persona o di un gruppo di persone (tipo una srl!).. mi ha accolto troppo bene... ah màcia! fai un caffè da paura! ...almeno di questo sono sicuro!
Ringrazio poi i lettori.. e fra questi l'anonima presuntuosa, che tanto mi ha fatto sorridere e tanto si è fatta pizzicare.. :-)
...scusate...
In questo momento sento che stia per cadere un fiocco di neve. avrò cura di te

venerdì 22 dicembre 2006

Sine

E' anche a me l'iniezione di paranoia di fine anno. Ho letto che qualcuno ha scritto sul blog di Frixo "uccidi paranoia"..
Io farei questo, invece, se fosse possibile..

Alzarsi di prima mattina, staccarsi la testa e posarla sul comodino. Mettere in bocca al cranio il cellulare sotto carica e andare via. Così, con il pigiamino a fantasia, che la notte non fa dormire.. Uscire di casa, cominciare a correre, non sentire ne caldo ne freddo, non sentire niente, mentre tutti ti gridano addosso.. salutare tutti senza rendersi conto di chi stai salutando. Non sentire la pioggia che ti entra nel corpo senza permesso.. Non sentire tutti quelli che ti affrontano solo con il saluto. Non sentirsi, appunto.

Tornare poi a casa, asciugare le lacrime al cranio, spegnere senza guardare il cellulare, rimettersi la testa e sentire in un solo attimo le sensazioni del tempo trascorso, lasciarsi cadere per terra, riuscire a guardare, lassù, oltre il costruito, e immaginarsi con la testa a posto..

buon anno a savio e al suo mondo di p9


lunedì 18 dicembre 2006

Chiaro di Luna

arrivare a casa. stanchi. stanchissimi. fermarsi in giardino. di fronte all'albero di mandarino. tanta pipì. sullo sfondo, lassù, in alto, sul muretto dove aspetta ogni mattina il primo raggio di sole, il gatto Tommy. attento osservatore. si accorge di qualcosa. anche lui spruzza sulla chioma del melograno. emette un suono strano, mao..mao. la sua nube tossica diretta verso di me. eh ma io stavolta rispondo. mao.. mao, fra me e me.. comincio a correre, e a gridarmi dentro: chiappalo, chiappalo!.. lo rincorro, scappa.. poi frena, mi soffia. di lì a poco una luce nel cielo. UAUA, rumore sordo. un tuono. entrambi fuggiamo. arriva la pioggia. il chiaro di luna comincia a sapere di bagnato.

rientrato a casa. il gatto Tommy, già sulla sua sediola, alza il capo e mi sorride miagolando.. mio.. mio. è l'ora della cena, è l'ora della tregua. ma ormai la bestia si è svegliata.
achtung! achtung!

sabato 16 dicembre 2006

Costruzioni solari

Anche stamane la nebbia. Da qualche tempo mi accompagna nel mio percorso.
Mi dirigevo a Galatina per un convegno sul solare, a cura di aziende produttrici, amministrazioni locali e associazioni ambientaliste. Erano le nove, ma ancora la nebbia si comportava da prima donna. Gli alberi d'ulivo sulla statale Copertino - Galatina mettevano in mostra la teoria dei frattali. La fitta nebbia annullava lo spazio sottolineando la sagoma degli alberi, che non si riusciva a percepire. Una sensazione strana che il Sole, già in alto nel cielo, non riusciva - oppure non gli andava - ad annullare. Io, però, ne sentivo il calore per via dell'effetto serra che nell'auto si avvertiva. Sentivo le sue carezze, i suoi baci.
Ma come si può pensare ai germogli d'amore, e pensarli già dei campi fioriti? Sono un pazzo. Ecco, domani, a dimostrazione del fatto che sbaglio, rischierò di portare dell'erba secca. Non si possono ancora fare questi errori. Perchè si fanno?
Se continuo così non sarò degno di essere baciato dal Sole. Notte

giovedì 14 dicembre 2006

VIVA IL VINO

Primitivo di manduria?
Merito questo?
E così sia.
A litri, per dimenticare
tutto quello che non mi hai mai detto
e che io invece ho sempre pensato,
tutto quello che non mi hai mai fatto vedere
e che io invece ho sempre immaginato,
tutto quello che non mi hai mai fatto toccare
e che io invece la notte ho sempre sognato.
Un sorso ancora per dimenticare
tutto quello che non ti ho mai chiesto
e a cui io ho sempre risposto.
Un ultimo sorso per dimenticare
tutte le volte che io mi sono toccato
in cui brindavo da solo come adesso
alla salute tua, donna

Commento: Ancora una volta, il dispositivo si mostra banale.
Forse, se non si legge celermente addirittura non rende il minimo accettabile.
La ripetizione non infastidisce più di tanto, sfocia in lagna, resta comunque tale.
Sembra mirato il messaggio, anche se nell'ultima parola l'autore generalizza il destinatario.
Infine, si apprezza la scelta del vino.

sabato 9 dicembre 2006

Simulazione di "felicidade"

... di una possibile "felicidade", sia chiaro ...

svegliarsi al mattino. aprire gli occhi. sentire il respiro altrui. di Lei.

Lui: Ehi! - bacio casto - buongiorno!
Lei: - occhi chiusi - chi è? - apre leggermente le palpebre, una alla volta - ah, sei tu ...
Lui: Ehi!?! - stizzito, prova a farle il solletico - insomma!
Lei: uereue - farfuglia qualcosa -
Lui: - inebriato dal tono di voce di Lei e dai profumi mattutini - cosa? - sorride -
Lei: prrrr - pernacchietto con risata, si rincalza il lenzuolo fino a lasciare liberi gli occhioni, ormai svegli e verdi, fissa Lui scuotendo la dorata di riccioli biondi - ci caschi sempre ...

Segue un fruscìo di lenzuola, e uno scroscio di risatine.

Lei: io, - sospirando - ci casco sempre ...

La luce filtrava ormai dalle lamelle delle persiane. E il mattino si fece pomeriggio del giorno dopo.

Insomma, sig.ri cari, benvenuti nel mondo di Fantasìa. Risicata, ma sempre Fantasia è.

mercoledì 6 dicembre 2006

Banchi di nebbia

Bellissimo. veramente. sulla scorrimento veloce, direzione Maglie. si tratta di una strada a doppia corsia per senso di marcia costruita per alcuni tratti in rilevato. stamattina, erano le 7:30, mi sembrava di stare fra le nuvole. la nebbia accarezzava tutto.. la vegetazione degli alberi faceva da supporto a questa copertura eterea. una sensazione bellissima. e di pericolo. a 50 km/h e, molti ve lo assicuro, procedevano a velocità non pensabili da me per quelle condizioni. eh ma io non ero all'altezza. la nebbia interviene sempre in giornate importanti. ieri non sembrava essere così. invece lo è stato. passato, presente, futuro, lavoro, famiglia e, soprattutto, germogli d'amore. si. così è. in verità, così spero. stasera il cielo è stellato. sembra tutto più chiaro. ci saranno altri giorni, periodi in cui la nebbia sarà protagonista. ma stasera il cielo è pieno di stelle. germogli d'amore. sì

sabato 2 dicembre 2006

Via Trinchese

Rielaborazione

Camminare
per strada
da soli
non è cosa da tutti

Tacchettio presuntuoso in lontananza

Pensare a te,
come si dovrebbe,
è cosa mia.

Ahimè

Si vive di carne,
purtroppo.


Commento: Banale nell'impostazione ed errato il riuso di espressioni note a molti. si apprezza l'onestà,comunque.

giovedì 30 novembre 2006

Poesia con commento

- omissis -

i diritti d'autore sono stati ceduti per causa d'amore.
l'autore del blog

sabato 25 novembre 2006

TommyLover


Vi ricordate del gatto Tommy? Eccolo. E' cresciuto e ha capito tutto. L'altro giorno mi recavo con la mia 106 verso la mia banca per fare bancomat. Mi fermo al primo stop, vicino casa, per dare precedenza, e che cosa vedo nel cespuglio a lato strada?: Tommy e la sua gattina amoreggiare! Assimilo la scena e dico: anche i gatti lo fanno.

sabato 18 novembre 2006

Fine settimana

che bella giornata oggi nel leccese. L'elettrauto mi ha rifilato una fattura di 85 € per il cambio della freccia difettosa della mia 106, ...che bella giornata. Una mazziata, non me l'aspettavo :-(. Comunque, facciamoci due risate. Sabato, e già basterebbe per passare da :-) a :-(, a no l'opposto, da :-( a :-). Dicevo, il sole è in alto, GROSSO, e il cielo BLU, BLU, BLU. A volte non so perchè ci si sente felici, basta un sorriso altrui, anche della postina in motorino, o di una battuta alla radio su perchè il governo non sia ancora caduto, una mia stessa battuta stupida, insomma giunge il lunedì e si ricomincia quello che non si era concluso il sabato. spero nel prossimo fine settimana.

giovedì 16 novembre 2006

Veline

La foto è dell'anno scorso, è una prova di inserimento foto nel blog. potete osservare come io osservi con particolare attenzione ezio greggio. :-)

mercoledì 15 novembre 2006

I Cesaroni

In televisione è successo. Marco, giovane palo diciasettenne è attratto dalla prof. supplente. La storia, a valle e a monte, è tutto un'intreccio: una madre, con due figlie, e un padre, con tre figli, si mettono insieme, e decidono di vivere insieme.. ma anche i figli decidono di mettersi insieme. Insomma, un bel casotto. A un certo punto della storia, il regista decide di fare intervenire la bella martina, la prof. supplente appunto, separata fra l'altro. Insomma fra Marco e la prof. nasce una storia. Certo i due non diventano un tutt'uno fra le pareti scolastiche, ma nella casa di lei. Ma durante una loro "scarammuccia amorosa", in sala professori, entra una prof., amica di famiglia de "I Cesaroni". Una bolgia. Ma il polverone non scomoda il tg1, e similari. Il regista decide bene di spegnere il palo diciasettene fra le mura della casa di lei. Lei torna dall'ex marito, ed esce dalla scena. Ma signori, non c'è scena successiva senza colpo. Ora, Marco è puntato dalla sorellastra, Eva. In questa prima serie fra i due solo qualche bacetto, della buona notte a volte, insomma, una lagna. E la serie si spegne nelle acque del Tirreno. Bene, veniamo al succo del discorso. Più o meno le cose stanno così: mario salieri, i cesaroni, la prof. molisana annientano il desiderio dell'umana società. Il desiderio non sempre deve essere esaudito, e se proprio così deve essere, forse qualche desiderio oggettivo deve essere esaudito a tutti. Esigo delle risposte a riguardo.

martedì 14 novembre 2006

Trebisonda

Su rai tre, di pomeriggio alle tre, è in onda una spassosa trasmissione per ragazzi, Trebisonda, condotta da un bel faccino, lo stesso de "la melevisione" (?), aiutato da un punk aggraziato e da LOLA,.. piacerebbe a tanti stare in sua dolce compagnia.. insomma, questa è la cornice. Fra le varie sezioni, cartoni e cartoncini, c'è la sezione: "Se io fossi un animale". bene. io sarei uno stercoraro. e voi? alla prossima.

Garzon Pipì

Vecchi ricordi aleggiano intorno a me. Come non tutti sanno io mi sono formato in alcuni ambienti della roma bene, ovvero ho fatto il garzon pipì per quasi tutta la carriera universitaria. Il mio compito era quella di fare apparire qualsiasi cosa, in contatto con quella parte della roma bene, almeno dignitosa. WC compresi. Oggi ho avuto la prova di perchè tanta di quella roma bene frequentava quegli ambienti solo per utilizzare il bagno. Sono entrato in bagno alle 13:00, ho fatto le mie cose, ma in modo eccessivo. Lo sciacquone non basta... per fortuna c'è un secchiello e una fontanella nel mio bagno, che mi salvano la giornata e l'appuntamento programmato alle 13:30. Tutta quella parte della roma bene, da una parte perchè non possedeva ne secchiello ne fontanella nel WC, da una parte perchè secondo me non osava guardare, dall'altra perchè c'ero io dietro la porta con il mio secchiello, con l'areola di candeggina e bresaola, non subiva lo stress del fare il bisogno fisiologico - non si sentiva udire: oddìo devo fare la cacca, e simili... savì, io vado - e tanto meno poteva stringere la mano o accarezzare i capelli alla propria ragazza, senza lasciare aloni di candeggina o pezzettini di bresaola. Perdonate il flash back senza avviso, ma mi conoscete e mi apprezzerete per questo. credo.

giovedì 21 settembre 2006

A galla

Avete ragione cari lettori. visitare il blog di qualcuno e trovare sempre la stessa cosa da mesi fa preoccupare. ma a parte i sorrisi di cortesia non va tanto bene. sto perdendo pure qualche chilo. comunque, il fine settimana in redazione è stato rilassante, in parte mi ha tranquillizzato, in parte. i monti, i faccioni, i soliti culetti hanno rinfrescato la memoria e non solo. vi racconto una cosa: pensare e camminare è molto difficile. al ritorno, ho pensato molto di meno. certo quando ho visto un'alfa sfrecciare verso Roma l'emozione è venuta subito a galla. tornare a casa, continuare a indossare il pigiamino a fantasia, fa molto riflettere e poco dormire. buon sonno a tutti.

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