sabato 16 dicembre 2006

Costruzioni solari

Anche stamane la nebbia. Da qualche tempo mi accompagna nel mio percorso.
Mi dirigevo a Galatina per un convegno sul solare, a cura di aziende produttrici, amministrazioni locali e associazioni ambientaliste. Erano le nove, ma ancora la nebbia si comportava da prima donna. Gli alberi d'ulivo sulla statale Copertino - Galatina mettevano in mostra la teoria dei frattali. La fitta nebbia annullava lo spazio sottolineando la sagoma degli alberi, che non si riusciva a percepire. Una sensazione strana che il Sole, già in alto nel cielo, non riusciva - oppure non gli andava - ad annullare. Io, però, ne sentivo il calore per via dell'effetto serra che nell'auto si avvertiva. Sentivo le sue carezze, i suoi baci.
Ma come si può pensare ai germogli d'amore, e pensarli già dei campi fioriti? Sono un pazzo. Ecco, domani, a dimostrazione del fatto che sbaglio, rischierò di portare dell'erba secca. Non si possono ancora fare questi errori. Perchè si fanno?
Se continuo così non sarò degno di essere baciato dal Sole. Notte

5 commenti:

Anonimo ha detto...

riso, soriso, come me vie da ride, risaia, de riso...

Anonimo ha detto...

scchht" non ce'è niente da ridere!

Anonimo ha detto...

Caro emme
la frase corretta è:
"scchhh....c'è poco da rrridere" (mano in movimento) (sguardo storto in primo piano)

chissà se il nostro savio sà di cosa stiamo parlando?

ciao

Anonimo ha detto...

"UN SACCO BELLO"?
savio

Anonimo ha detto...

a no! "BIANCO, ROSSO E VERDONE"..
la scena del cimitero..
scusate
savio

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