Chiaro di Luna
arrivare a casa. stanchi. stanchissimi. fermarsi in giardino. di fronte all'albero di mandarino. tanta pipì. sullo sfondo, lassù, in alto, sul muretto dove aspetta ogni mattina il primo raggio di sole, il gatto Tommy. attento osservatore. si accorge di qualcosa. anche lui spruzza sulla chioma del melograno. emette un suono strano, mao..mao. la sua nube tossica diretta verso di me. eh ma io stavolta rispondo. mao.. mao, fra me e me.. comincio a correre, e a gridarmi dentro: chiappalo, chiappalo!.. lo rincorro, scappa.. poi frena, mi soffia. di lì a poco una luce nel cielo. UAUA, rumore sordo. un tuono. entrambi fuggiamo. arriva la pioggia. il chiaro di luna comincia a sapere di bagnato.
rientrato a casa. il gatto Tommy, già sulla sua sediola, alza il capo e mi sorride miagolando.. mio.. mio. è l'ora della cena, è l'ora della tregua. ma ormai la bestia si è svegliata.
achtung! achtung!
3 commenti:
questo tuo post
mi ha fatto tornare in mente il povero bleach
che ho dato in affidamento al nostro director
gliel'ho dato bianco e l'ho trovato
nero
come nella scena di 'occhio malocchio'
in cui lino banfi dice
"uuuu the uait kez, porta bene!"
dopodichè il gatto subisce uno spruzzo di vernice nera e lino dice
"azzz è nero!!!è nero il ghetto!!!allor porta iella!!aaaaaaarrrrgghhh!!"
Ciao Savio,
posso entrare? Disturbo?
Ma Tommy è nero e bianco??
chissà....
Ehi Macia,
sei un pò dispettosa? eh!
ma dimmi?
quanto ti piace dire "chissà..."?
sono comunque giunto alla conclusione di non conoscerti, almeno fino in fondo.
ciao, savio
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